27 luglio 2012

Games of Thrones - Stagione 2

Sappiamo bene di non aver parlato della prima stagione, per cui cercheremo di accennare quanto più ci è consentito in questo post stesso, ma d'altra parte sulla prima stagione si è parlato e straparlato.
Reduci dalla lettura dei libri (attualmente io, Dott. Jekyll, sto leggendo il settimo volume, quindi sono molto più avanti rispetto a dove si è fermata la serie televisiva) e della visione del summa televisivo de "Il regno dei lupi" e "La regina dei draghi", da una parte ci sentiamo soddisfatti di come è stata trasposta la storia, ma dall'altra non troppo. Cercheremo di fare un riassunto dei nostri pensieri classificandoli per personaggi.

Robb Stark
Robb Stark: Richard Madden interpreta al meglio il Re del Nord. Il giovane ragazzo, che nel libro ha l'improbabile età di quindici anni appare sempre combattuto tra l'essere un uomo fatto, un re deciso e fermo nelle sue imposizioni e i sentimenti che permeano il suo cuore da giovane che si è visto gravare un così grosso peso sulla sua persona. Vuole essere un buon re, giusto e onesto, ed è sempre pronto a scendere a compromessi per il bene del "reame" rispetto a quello che davvero vorrebbe. Se da una parte si mostra forte a sedare il suo desiderio di voler riavere le sorelle in cambio di Jaime Lannister, cosa che tutti i suoi fedeli lord non vogliono, mantenendo quindi fede al suo dovere di re, nella serie tv non riesce a rispettare l'accordo di matrimonio con i Frey, sposando Talisa, la strana curatrice proveniente dalle terre d'oriente (non ricordo precisamente da dove), lasciandosi così andare al suo cuore. Tutto sommato il personaggio è ben interpretato e rispecchia l'originale.

Catelyn Stark
Catelyn Stark: la lady di Grande Inverno è tale e quale al personaggio del libro. Apprensiva nei confronti dei figli, soprattutto di Robb, visto che è con lui che si trova per tutto il tempo, ma cerca di essere una donna forte e decisa, di non far trapelare le sue preoccupazioni di madre, nè di mettere in imbarazzo il suo figlio regale. Cerca sempre di consigliare al meglio Robb e alla fine una cazzata la deve pur fare: liberare il prigioniero Jaime Lannister per riavere Sansa ed Arya, cosa che fa infuriare Robb e commiserare se stessa. Un pò accelerati i tempi di questa vicenda, compresa la fuga di Jaime con la sorveglianza della mastodontica e fantastica Brienne di Tarth, vicenda che compare nel quinto libro dell'intera saga (ricordo che la seconda stagione è tratta dal terzo e quarto libro). E poi Michelle Fairley ci sta benissimo nel personaggio ed è una bellissima signora!

Sansa Stark
Sansa Stark: il giocattolino di Re Joffrey. Una povera bambina di 13 anni (cosa??? Ma... ma... è altissima e sembra molto più un'adolescente! Eh già che ci volete fare...) in balia dei capricci e delle cattiverie del sovrano di Approdo del re cerca di tenere duro, di compiacere a Cersei e il suo seguito, non rivelando mai quanto vorrebbe tornare a casa e quanto in realtà, benchè si ostini ad ammettere che ama Joffrey, odi il sovrano. Nella sua ingenuità è comunque stupida (ahahah!). Sì, è un personaggio dall'indole molto stupida, anche se di buon cuore. Certo, un'attrice più consona di Sophie Turner la potevano trovare, ma pazienza.

Arya Stark
Arya Stark: la piccola e combattiva di Grande Inverno viene portata in salvo dal confratello dei Guardiani della Notte Yoren, con la promessa di farla arrivare a Grande Inverno. Ma, le cappe dorate di Approdo del re stanno cercando il bastardo di re Robert e quando arriveranno allo scontro, Arya, che si fa passare per ragazzo, Arry, scappa con Gendry, Frittella e Lommy Maniverdi, liberando prima i tre prigionieri che tanto le incutavano paura. Fin qui tutto bene. Ma i fatti divergono dal libro, quando, durante la loro fuga, vengono catturati dalla Montagna che cavalca e portati ad Harrenhal, comandata da lord Tywin Lannister e dove Arya farà da attendente agli ordini di Weese. Nel libro uno dei prigionieri salvati durante lo scontro precedente, Jaqen H'gar, vuole ricambiare il gesto di Arya, concedendole tre vite in cambio di quelle da lei salvate. Quindi a morire saranno ser Armory Lorch e Weese. Il terzo nome sarà lo stesso Jaqen, ma Arya gli dice che cambierà nome se la aiuterà a far fuggire dalle segrete gli uomini del nord guidati da Roose Bolton, che prenderà Harrenhal e farà di Arya la sua attendente personale, finchè non decide di scappare. Nella serie tv, durante lo scontro tra le reclute dei Guardiani della Notte e le Cappe Dorate saranno proprio queste ultime a prendere i tre e portarli ad Harrenhal dove Arya sarà fatta attendente personale di lord Tywin. Inoltre i tre nomi che Jaqen ucciderà saranno messer Sottile, il torturatore, e ser Armory che la scopre a voler mandare un messaggio al fratello per comunicargli i programmi di Tywin. Il terzo nome sarà sì Jaqen, ma in cambio dovrà soltanto aiutarla a fuggire, di Roose Bolton nessuna menzione in questa vicenda. Insomma, diverge di parecchio. In ogni caso Maisie Williams, la minuta attrice di quindici anni, è proprio fatta per interpretare la piccola Arya di dieci anni.

Brandon Stark
Brandon Stark:  il piccolo lord rimasto a governare Grande Inverno, con l'inutile fratellino Rickon (inutile, perchè è ancora un personaggio senza senso) e con l'ausilio dell'uomo grigio, maestro Luwin, è interpretato alla grandissima dal piccolo Isaac Hempstead-Wright. Ovviamente c'è qualche differenza con il libro, come ad esempio nella serie televisiva non ci sono i crannogman Meera e Jojen Reed che lo accompagnano nella fuga prima da Theon Greyjoy e poi dopo la devastazione di Grande Inverno, così come manca la vicenda che lo vede scoprire di essere un metamorfo con il suo metalupo, forse è lievemente accennato nei sogni che fa nelle puntate televisive. Divertente il personaggio di Hodor, il gigante dalla mente semplice e leggermenta ampliato il ruolo della bruta Osha che deve sopperire alla mancanza dei fratelli Reed.

Jon Snow
Jon Snow: il giovane Guardiano della notte è un personaggio riuscitissimo, merito dell'affascinante Kit Harington. Inseparabile dal suo metalupo, Spettro, vede realizzare i suoi sogni di andare oltre la Barriera come ranger, in cerca di suo zio Benjen scomparso tempo prima. Dal castello, se così si può chiamare, di Craster (che lo immaginavamo ben diverso, molto più viscido) al Pugno dei Primi Uomini tutto rispecchia su per giù il libro. Solo quando parte con Qhorin il Monco le cose cambiano un pò, infatti Jon avrebbe dovuto lasciar andare la bruta Ygritte, continuare l'esplorazione con i Guardiani avendo poi da Qhorin l'ordine di infiltrarsi e ucciderlo per dare credibilità alle sue scelte. Quindi appena saranno catturati, Ygritte metterà una buona parola per il bastardo Stark e lui la rispetterà uccidendo Qhorin, come quest'ultimo gli aveva ordinato. Nel telefilm, invece, Ygritte scappa e nel tentativo di catturarla, viene preso a sua volta da un gruppo di bruti, che nel frattempo avevano catturato Qhorin. Non si capisce bene, nella storia televisiva come interpretare l'atteggiamento di Qhorin, ma per chi ha letto il libro potrebbe sembrare più chiaro. Una menzione a Samwell Tarly, personaggio simpaticissimo che riesce sempre a trovare il coraggio, nonostante sia il più codardo dei Sette Regni. Imponente anche la figura del comandante dei Guardiani della Notte, Jeor Mormont.

Theon Greyjoy
Theon Greyjoy: bisogna dirlo, Alfie Allen riesce a immedesimarsi nel fastidiosissimo traditore della casa Greyjoy. Un personaggio che ti vien voglia di prendere a pugni, quando usa quelle espressioni superbe e piene di sè. L'unica nota è che non sono i suoi uomini a tradirlo e a devastare Grande Inverno, ma il bastardo di Boolton che nella serie tv non c'è. Un pò di fastidio ha dato la scena in cui Theon, arrivato alle isole di Pyke incontra la sorella Asha, ma non la riconosce, e inizia a fare il pervertito con lei mentre cavalcano verso il castello. Nel film lei lascia fare, mentre nel libro più volte lo scansa e gli mette le mani a posto. Probabilmente questo per dare un senso di maggior imbarazzo a Theon, ma purtroppo i richiami all'incesto dei Lannister possono infastidire.

Tyrion Lannister
Tyrion Lannister: Peter Dinklage, grande, grandissimo, gigante. E non per schernirlo, ma perchè davvero è il migliore. E' un personaggio ambiguo, perchè sebbene difenda sempre la sua casa, cerca di smascherarne i complotti perchè dentro di sè ha un certo senso di giustizia. Le sue trovate dimostrano tutta la sua arguzia e sorprende sempre quando meno ce lo si aspetta, come per esempio quando prende in mano la controffensiva durante l'assedio, riportando poi quel brutto squarcio totalmente diverso da come è descritto nel libro. Nella stagione televisiva manca la strategia della catena enorme nel fiume. Poi anche Shae interpreta un ruolo di donna pericolosa, anche se nel libro non lo è affatto. Bronn è un mercenario che è proprio un mercenario, e Jerome Flynn ha proprio la faccia da uomo pericoloso quale può essere un mercenario.

Cersei Lannister (sorride, è furiosa, pensa, fate voi!)
Cersei Lannister: la vipera di casa Lannister, la complottatrice per eccellenza, che odia il suo fratello Folletto e vuole vedere perseguiti tutti i suoi scopi di potere. Ispira odio profondo, e il suo ostentato amore per i figli di certo non distraggono da questa antipatia che si prova contro di lei. Miss Hyde invece dice che ogni tanto si trova a patteggiare per lei. Certo, sarebbe stato meglio che l'attrice non fosse stata Lena Headey, una donna monoespressiva, con quelle stramaledette sopracciglia sempre corrucciate, quando ride, si arrabbia, pensa, parla, rutta (anche se non lo fa), fornica, piange, si stupisce, si meraviglia, tutto maledizione! Pessima interpretazione, assolutamente bocciata. Era buona solo per il ruolo della moglie di Leonida in 300.

Jaime Lannister
Jaime Lannister: il gemello della regina nonchè suo amante, è un uomo pericoloso tanto quanto non lo è nel libro. Tanto che, sebbene in questo, la sua fuga sia descritta in modo diversa, nella serie filmica prima dimostra empatia per il personaggio cugino Cleos e poi lo uccide senza pietà, snudando la sua finzione. Il tutto in pratica per far capire quanto fosse pericoloso e senza scrupoli. Purtroppo in questa seconda stagione non ha un ruolo centrale, si dovrà aspettare oltre forse.

Joffrey Lannister
Joffrey Lannister: l'abominio frutto dell'incesto tra i fratelli Jaime e Cersei è maledettamente ben riuscito in tutta la sua crudeltà. Un bamboccio molle e viziato che si lascia dominare dai suoi capricci, percuotendo Sansa tramite terze mani, dando sfogo alla sua rabbia contro gente che nemmeno conosce, dimostrandosi ingrato verso tutti, insomma proprio una bambino che crede che essere re sia un gioco che serva ad assecondare i propri capricci. Forse nella serie tv l'hanno reso un pò più sadico di quello che è, vedi l'episodio con le prostitute. Certo sembra strano vedere Jack Gleeson interpretare tanta perfidia, a differenza dell'innocenza che trasmetteva in Batman Begins. Una menzione per l'orgoglioso Tywin e il Mastino, che sono personaggi massicci e ben calati nel proprio ruolo. Petyr Baelish rimane insidioso e le sue intenzioni continuano a non essere mai chiare e Aidan Gillen è perfetto in quel ruolo. Stessa cosa per il ragno tessitore, lord Varys l'eunuco, viscido e onnisciente.

Stannis Baratheon
Stannis Baratheon: il fratello maggiore del vecchio e defunto re Robert (Mark Addy: perfetto), si ritrova a combattere contro tutti per vedersi riconosciuta la corona. Il personaggio è abbastanza fedele al libro, tranne che per qualche vicenda. Ad esempio quella in cui si accoppia con la sensuale Melisandre, la sacerdotessa rossa del dio della luce. Da questo rapporto nascerà l'ombra che ucciderà suo fratello Renly, anche lui in lizza per la corona e supportato da tutti i lord del sud, Tyrell su tutti. Su Renly è parso troppo eccessivo il suo rapporto omosessuale con Loras Tyrell, quando nel libro i riferimenti a questi gusti non è che siano poi espliciti nè lo lasciano intendere così tanto. Per lo meno i due sono ben interpretati dai due attori. Tornando a Stannis, un'ulteriore divergenza sta nella mancanza della vicenda che una seconda ombra uccide ser Cortnay Penrose per conquistare Capo Tempesta e avere il figlio bastardo di Robert, Edric Storm, assolutamente non menzionato nel telefilm. Riguardo Davos Seaworth nulla da dire, perfetto in tutte le situazioni e stati d'animo. Inesistenti le figure della moglie di Stannis, Selyse e di sua figlia, la malata Shireen, e il giullare Macchia.

Daenerys Targaryen
Daenerys Targaryen: splendida e splendido personaggio. Nel libro dovrebbe essere una ragazzina appena sbocciata, ma nella serie tv è già una donna fatta. Scampata ai ricatti e ai maltrattamenti del fratello Viserys (interpretato magistralmente da Harry Lloyd) si dimostra forte, decisa e regale. Ma altresì buona, generosa e giusta. Iperprotettiva verso i suoi tre cuccioli di drago, è pronta ad affrontare ogni cosa pur di averli vicino. Così quando vengono rapiti da Pyat Pree grazie all'aiuto di Xaro Xhoan Daxos e della sua ancella Doreah, si fionda nel tempio degli Eterni per recuperarli. Qui il fatto differisce di molto dal libro, in quanto i draghi non vengono assolutamente rapiti e mai succede, Dany va nel tempio per cercare delle soluzioni su come riconquistare il Trono di Spade e uccide tutti gli eterni grazie al fuoco di Drogon dopo che essi volevano averla per sè. In questo stesso tempio ha delle visioni molto diverse rispetto a quelle del telefilm dove vede la sala del Trono di Spade innevate e rivede il suo ex marito morto, khal Drogo (grandissimo Jason Momoa, un maciste) e il suo figlioletto nato morto. Tutto sommato l'episodio del tradimento di Xaro e Doreah si addice meglio ad una serie filmica, rispetto alla surrealità e alle vicende un pò piatte del cartaceo. Bravissimo Iain Glen nel ruolo di ser Jorah Mormont, fedele cavaliere della regina dei draghi e suo consigliere. Emilia Clarke invece è stupenda nel ruolo di Dany e il personaggio l'ha fatto suo come pochi altri nella serie.

Samwell Tarly
Parlando in generale, il telefilm cattura l'attenzione anche dei non esperti o non amanti di un genere che a mio avviso va dal fantasy agli intrighi di corte. Questo da un lato mette da parte la figura di Eddard Stark (povero Sean Bean, lo fanno morire sempre...), che comunque rimane l'esempio massimo e il punto di riferimento di onore, rispetto e correttezza. Davvero un peccato la mancanza della tattica delle catene durante la battaglia, ideata da Tyrion, così come mancano le "tre puttane", le tre mastodontiche catapulte che avrebbero dovuto lanciare l'altofuoco. Bene o male, quest'ultimo è reso abbastanza fedelmente. Poco accento viene posto sulla figura di Renly resuscitato, durante la battaglia, ma alla fine è un piccolo dettaglio.
Brienne di Tarth
Sarebbe stato interessante vedere come avrebbero trasposto i passaggi segreti che avrebbero portato Tyrion dal bordello di Chataya e Alayaya alla mansione in cui si nascondeva realmente Shae, che invece la ritroviamo come serva di Sansa e non di lady Tanda e sua figlia Lollys, ma vabbè. Più che altro, avremmo dovuto trovare Alayaya al posto della prostituta dai capelli rossi come oggetto di ricatto di Cersei, ancora non è chiaro come mai viene dato un ruolo così rilevante a questo personaggio, probabilmente per risparmiare sul cast.
Come nella prima stagione, l'impatto visivo è forte, crudamente realistico, con corpi nudi e sangue in bella vista, scene esplicite di sesso e anatomie del corpo umano in mostra ovunque. Ma tutto questo concorre a rendere la serie molto più bella e ambientata. Fantastiche anche le locations, soprattutto di Grande Inverno: le atmosfere dell'Irlanda del Nord sono sempre affascinanti a magiche. Secche e orientali, proprio come ci si aspettava quelle in cui si muove Daenerys, girate a Malta, mentre le scene di Approdo del Re sono state girate tra Medina, Ragusa e Malta stessa (il forte Ricasoli). Fighissimo poi come hanno reso gli Estranei, certo li immaginavamo un pò più surreali, ma l'immagine è molto all'altezza delle aspettative. Davvero nordici!
Gli Estranei
Insomma una serie tv fuori dal normale e diversa dalle solite. Molti troveranno più esaustivo il libro, come è anche comprensibile, ma in ogni caso è una serie che intrattiene e che si fa piacere, anche dai più scettici.
Spero soltanto che Martin si muova a scrivere, o pubblicare, non ho capito bene a che punto stia, gli ultimi due libri della serie, prima che gli succeda qualcosa (scongiuriamo!). Attualemente in Italia siamo all'undicesimo volume su quattordici previsti, di prossima uscita il dodicesimo. Perciò per quanti stanno divorando i suoi libri, pur di sapere come va a finire, non resta che aspettare con trepidazione.

Dr. Jekyll & Miss Hyde

4 commenti:

Davide CervelloBacato ha detto...

Serie magnifica! L'ho finita una settimana fa. I libri ancora non li ho letti ma inizierò molto presto. :) Quindi per ulteriori commenti aspetterò di leggere ! :)

Dr. Jekyll ha detto...

Sì sì ti conviene leggerli, sono molto più completi XD

Unknown ha detto...

non ho letto tutto il post per paura di spoiler xD volevo solo dire che io AMO SAM ahahhahahahah è troppo tenerooo

Dr. Jekyll ha detto...

E' il migliore!:D

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