14 luglio 2012

Belen Rodriguez si spoglia nuda per giocare a calcio!

Ooooooooooh, ma quanti saranno stati attratti da questo titolo? Che poi conduce ad un blog che non ha niente a che vedere con il gossip e questo strano essere idolatrato per una bellezza che non c'è? Vi aspettavate di vedere la farfallina, eh? E poi? Giocare a calcio? Nuda? Che senso ha? Ah, già! Viviamo in Italia, la patria del pallone e delle puttane. Che orgoglio vero? Noi popolo italiano, pieno di valori, la patria della romanità civilizzatrice, della cultura e delle arti che si sono sempre stagliati tra i top del resto del mondo ci siamo ridotti a questo. Vivere di sport e di mezze prostitute presentate come emblemi che vanno spogliandosi a destra e a manca per fare soldi. Beh, perlomeno il titolo porterà qualche visualizzazione in più.
Sì, non volevo iniziare una polemica, a dire il vero non avevo nemmeno intenzione di scrivere qualcosa riguardo degli argomenti che mi passano davanti agli occhi letteralmente inosservati. Però, ecco... a volte ci penso. Penso a quanto è stupida la gente che si lamenta che in Italia le cose vanno male, tantissima gente che è prontissima a fare a botte per difendere i diritti della propria squadra di calcio, o di un paese che deplora lo stato economico e civile dello stivale, ma pronto ad unirsi a quegli stessi personaggi che sono stati la sua rovina, quando si gioca un mondiale o un europeo. A tutta quella gente che si lamenta di queste soubrette che fanno solo un arte; di programmi idioti che mostrano gente famosa pronta a piangere perchè dall'isola gli manca la sua fidanzatina, senza pensare che in oriente ci sono soldati impegnati in una guerra idiota che non sanno se vedranno mai la propria famiglia; dei media che enfatizzano un film porno di una ex prostituta di un qualche fantoccio governatore, senza sapere che è proprio quella stessa gente a gettare acqua sul fuoco andando a spulciare ogni notizia al riguardo, commentando il fatto e costruendoci un mito. Ed intanto le cose davvero importanti ci sfuggono sotto gli occhi, ciechi occhi che vogliamo riempire di effimere stronzate, perchè non abbiamo più le palle di ribellarci davvero, DAVVERO, non con manifestazioni controllate dal governo stesso o con scioperi pressochè inutili. Non cerco un '68, non so nemmeno io cosa cerco. Le rivoluzioni in passato si facevano con le armi, più recentemente con proteste in cui inevitabilmente qualche morto ci scappava, ma ora...? I forconi non possono essere più imbracciati per combattere le spade, semplicemente sono le forchette che usiamo per imboccare uno Stato che sputa nello stesso piatto di chi gli dà da mangiare. E noi stiamo a guardare, a lamentarci via social network, proponendo fotomontaggi satirici e frasi accattivanti sperando di poter così cambiare le cose.
Voi mi direte: e tu con questo post che stai facendo? Io vi rispondo: mi sto sfogando, senza la pretesa ignorante di voler cambiare le cose, come fanno quelli che ho citato poco sopra. Non credo si possa cambiare: è il tempo degli argomenti futili, che i media ci propinano per distrarci dalle vere preoccupazioni. E' il tempo in cui le armi le possiedono i più facoltosi egoisti che se ne fregano del bene dello Stato in cui vivono. E' il tempo dei grandi oratori che berciano, volendo far finta di essere coloro che sistemeranno le cose mandano in rovina milioni di famiglie. Non è più il medioevo e l'Ottocento delle rivoluzioni, è il tempo della critica passiva che non scalfisce un bel niente. In cui i media fanno il gioco dei loro interessi o degli interessi di chi li comanda (...). E' il tempo delle false prediche a cui si risponde con le false critiche. E' il tempo in cui gli stessi oppressi finanziano futilità che non porterà loro nessun giovamento a cui auspicano, tipo il calcio e le puttane in tv. E' tempo che vada a fare pipì che devo uscire e sono in ritardo.

Dr. Jekyll

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...